Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Matteoscettici e matteofobici: la sinistra anti-Renzi non #cambiaverso

Le primarie del PD probabilmente coroneranno la lunga cavalcata del rottamatore Matteo Renzi verso la leadership del Partito Democratico, chiudendo una sorta di campagna permanente che ha visto impegnato il giovane sindaco di Firenze dalla prima edizione della Leopolda fino ad oggi, passando attraverso le primarie del 2012. Riassumendo al massimo l' Opa che Renzi ha lanciato sul partito nel corso di questi anni è racchiusa in tre sfide:  anagrafica (facce nuove e giovani contro la vecchia classe dirigente); organizzativa (il partito "social", leggero, aperto e inclusivo contro quello dell'apparato, pesante e costoso); di indirizzo politico (il riformismo blairiano contro la linea socialista). Trattandosi di temi decisamente eretici per le tradizioni confluite a Sant'Andrea delle Fratte, nonché aliene all'azione politica impressa dalle ultime segreterie, il successo della rottamazione è stato propiziato dal realizzarsi di tre condizioni: le co