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Luca chi? Luca...Scenco? - La Russa e il bielorusso



Sembra uno scolaretto somaro che, in cerca di una provvidenziale imbeccata, si volta verso il compagno di banco. Invece è proprio l'inconfondibile Ministro della Difesa Ignazio La Russa.
Noto alle cronache per le sue intemperanze nei confronti di studenti universitari, cronisti rai, manifestanti e presidenti della camera, nella puntata di martedì 3 maggio di Ballarò ha arrichito la leggenda delle sue performance con varie boutade (accusando qualsiasi commentatore che esprima un'opinione sgradita di essere legato agli avverari politici del governo e affermando che Berlusconi ha pulito Napoli ma poi altri l'hanno sporcata di nuovo) e soprattutto con questa chicca.
Il tema è la politica estera e Pierferdinando Casini, ospite anch'egli in studio, obbietta, al termine di un dibattito estremamente critico sulla scelte di foreign policy di Berlusconi, che la buona diplomazia col leader bielorusso Lukashenko sia assolutamente ingiustificabile.
Alexandr Lukashenko è individuo poco raccomandabile secondo le diplomazie estere ("l'ultimo dittatore europeo" per il Dipartimento di Stato americano) e sulla sua scarsa propensione verso le regole democratiche e sul disprezzo verso qualsivoglia forma di opposizione si possono leggere ricostruzioni accurate come quelle di Maurizio Stefanini.

La Russa, internazionalmente ignaro, abbozza e tentenna non proferendo raucedine, poi sfrutta una pausa per chiedere lumi ma viene colto sul fatto.
Forse questo Luca Scenco amico di Berlusconi è una giovane promessa milanista. O magari un agente di starlette in cerca di scrittura televisiva. Oppure un candidato del PDL campano sospettato di contiguità con la camorra.
Ma in fondo, caro Ministro, Lei che bercia contro gli studenti che manifestano, dicendo che quelli bravi stanno a casa a studiare (del resto, per evidente riscontro di eccellenza, il suo figliolo viene nominato nel CdA dell'Automobil Club Italia), sembra meno accorto anche degli studenti più somari, solitamente abili nel farsi passare un poco vistoso bigliettino dai secchioni.

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